La tipologia degli impianti di riscaldamento è rimasta sostanzialmente la stessa sin da qualche decennio; una fonte di alimentazione (metano o GPL), termosifoni o caloriferi nei vari ambienti ed una serie di tubi che collegano la caldaia con i caloriferi.

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Così come la tipologia, la causa di guasti, inefficienze e malfunzionamenti sono rimasti anch’essi gli stessi, ma uno dei fattori di basso rendimento degli impianti di riscaldamento è l’aria all’interno del circuito del riscaldamento che impedisce la circolazione dell’acqua uniformemente dentro i termosifoni. La diretta conseguenza è che il termosifone rimane in parte caldo ed in parte no, riscaldando di meno l’ambiente, diminuendo l’efficienza e sprecando un mucchio di energia, nella figura sopra puoi vedere come appare un termosifone immortalato da una termocamera ad infrarossi dove il rendimento del termosifone supera di poco il 11% della sua capacità termodinamica e dove evidentemente, in questo caso, abbiamo un 89% di spreco di energia.

Per risolvere questo inconveniente è sufficiente munirci di un recipiente (può essere una bottiglia di plastica tagliata a metà per esempio) ed accendere il riscaldamento per circa 30 minuti.

 

Adesso dobbiamo spegnere il riscaldamento, è molto importante non fare lo spurgo del termosifone con il riscaldamento in funzione poiché l’acqua all’interno è in circolo e la fuoriuscita dell’aria non sarà agevole. A seguire è necessario individuare la valvola di sfiato del termosifone, in questo caso si trova a destra ma la posizione è indifferente, la puoi anche trovare a sinistra. La valvola di sfiato serve per far uscire l’aria presente all’interno del termosifone ed in questo modo consentire la circolazione in modo omogeneo sfruttando tutta la superficie per la  trasmissione del calore nell’ambiente dove è installato.

 

Ora non ci rimane che aprire pian piano la valvola posizionando il recipiente (in questo caso la bottiglia di plastica tagliata a metà) sotto in modo da raccogliere l’acqua che fuoriesce assieme all’aria, dobbiamo lasciare la valvola aperta finché non esce più l’aria (a volte ci vuole un po e l’aria esce in modo intermittente). Procediamo nello stesso modo con i restanti termosifoni presenti in tutti gli ambienti.

 

 

 

La pressione della caldaia per il funzionamento ottimale deve essere tra 1,5 e 2 bar in linea di massima, è opportuno però consultare il manuale di istruzioni predisposto dal fabbricante, ricordiamo che a seconda dei modelli possono esserci delle differenze più o meno sostanziali che influiscono nel buon funzionamento della caldaia.

 

 

 

Durante le operazioni di spurgo dobbiamo controllare che la pressione della caldaia non scenda al di sotto di 1 bar (lo possiamo vedere dalla lettura del manometro che si trova sulla parte frontale della caldaia). Se dovesse scendere, bisogna aprire la valvola di carico che si trova sotto la caldaia come si evince dalla foto e riportarla al valore indicato sul manuale di istruzioni che come detto prima, si aggira tra 1,5 e 2 bar e poi richiuderla.

Non dimentichiamo alla fine di controllare la pressione e riportarla al valore ottimale, mi raccomando!

 

Se facciamo questa semplice operazione per bene, all’interno del circuito non ci saranno bolle d’aria e l’efficienza dell’impianto di riscaldamento sarà aumentata notevolmente.

Spero di esserti stato utile

Buona energia a tutti !!!

 

Ing. Fernando Michelena

Energy Coach