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I dati macro economici che fornisce il governo indicano che la produzione industriale è in aumento; vuol dire che se ti trovi in questa condizione, molto probabilmente avrai bisogno di un aumento di potenza elettrica.

Fin qui bene, il problema nasce quando hai bisogno di oltre 100 kW di potenza, in questo caso ti chiedono di fare la cabina elettrica di media tensione; la quale ha come scopo principale trasformare la media tensione fornita dall’Ente Gestore Elettrico in bassa tensione, per esempio:

  • da 20.000 Volt a 380/400 Volt
  • da 15.000 Volt a 380/400 Volt
  • da 10.000 Volt a 380/400 Volt
  • da 000 Volt a 380/400 Volt

Allora la questione si complica perché fare una cabina elettrica di media tensione significa oltre alla spesa molto elevata (che devi fare a tuo completo carico) anche una serie di cose correlate che devi tenere in considerazione e non trascurare minimamente.

Intanto vediamo perché la compagnia elettrica ti impone l’obbligo qualora tu abbia bisogno di oltre 100 kW di potenza di installare una cabina di media tensione;  senza entrare argomenti tecnici che capiscono in pochi (lo scopo di questo articolo è rendere comprensibili appunti gli argomenti tecnici in argomenti pratici alle persone che non hanno una competenza specifica), la prima domanda spontanea è: “Perché utilizzare la MEDIA TENSIONE, non sarebbe possibile trasportare l’energia in bassa tensione per esempio 380 V anche potenze superiori a 100 kW?”. . .

La risposta è NO, perché sarebbe molto dispendioso il trasporto a causa delle perdite e la caduta di tensione; se invece aumentiamo la tensione (da 380 Volt a 20.000 Volt per esempio) la corrente diminuisce drasticamente a parità di potenza trasmessa.

Vediamo ora quali sono gli aspetti da tenere in considerazione:

Prima cosa il progetto: la cabina di media tensione deve essere progettata da un professionista abilitato (bisogna inoltre avere il progetto esecutivo, dichiarazione di conformità, relazione materiali impiegati, insomma, tutta la documentazione relativa ai componenti e l’involucro)

Secondo: non è possibile installare la cabina elettrica ovunque, o meglio detto, la posizione diventa un argomento indispensabile per quanto riguarda la consegna, ci sono delle distanze obbligatorie che bisogna rispettare trattandosi di media tensione che sono vincolanti.

Terzo: l’eventuale autorizzazione comunale per le opere da realizzare, ovviamente in funzione della posizione e della potenza della cabina; meglio ricordare che trattandosi di una costruzione non è opportuno farlo abusivamente, infatti, essendo le cabine di trasformazione delle vere e proprie costruzioni edilizie (manufatte sul posto oppure prefabricate) sono soggette alle norme e leggi in ambito edile e soggette ad autorizzazione comunale. . .

Quarto:  l’impianto di terra, ne faccio menzione perché è la parte meno nota delle cabine di media tensione, sebbene sia la parte meno “costosa” dell’insieme è invece indispensabile ai fini della sicurezza e non sempre si realizza in modo corretto, credimi. . .

Quinto: la manutenzione ordinaria e straordinaria, qui ti devi avvalere di aziende specializzate, non è pensabile avere una cabina di media tensione che non sia perfettamente manutenuta e sicura ai fini della sicurezza, è fondamentale!

Sesto: Il prezzo che metto per ultimo perché costituisce la “nota dolens” perché partendo dalla progettazione sino alla realizzazione senza dimenticare il costo di esercizio è un impresa che bisogna analizzare in tutti i particolari per evitare sorprese che dureranno nel tempo.

Come nota invece positiva c’è il fatto che installando una cabina di media tensione laddove abbiamo bisogno di una potenza superiore a 100 kW, potremmo usufruire senza problemi di potenze ben al di sopra non trascurando il fatto che il prezzo al kWh della fornitura in media tensione risulta inferiore alla fornitura in bassa tensione; in fin dei conti bisogna considerare anche questo aspetto che potrebbe addirittura essere determinante nella scelta.

La descrizione di questo articolo verte sostanzialmente a tutti gli utenti che devono far fronte ad un aumento di potenza da bassa tensione (380/400 Volts) non rilevante così da scartare qualunque tipo di alternativa che ce ne occuperemo di analizzare la fattibilità in seguito.

Per fare un esempio: abbiamo una fornitura in bassa tensione di 70 kW e ne abbiamo bisogno dopo l’installazione di un nuovo macchinario di altri 40 kW, parlo di questa esigenza. . .

Bene, tutto ciò premesso, rimane il fatto che la coperta è corta e bisogna prendere una decisione scomoda e soprattutto costosa, proviamo invece a vedere quali possono essere le alternative da percorrere. . .

Ci vediamo nella seconda parte dell’articolo!

Buona energia a tutti !!!

 

Ing. Fernando Michelena

324 807 4146

ing@michelena.it

 

 

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